Pass Olimpici a Bertone e Roberts: Grande prova di Laura Rogora, terza

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La finale della Qualifica Olimpica Continentale per la combinata Boulder&Lead di Laval parte dal boulder femminile: i 4 blocchi evidenziano le capacità atletiche e tecniche delle climbers, nonché lo stato di tenuta fisica e psicologica. Questi tre giorni di competizione sono stati molto intensi e sicuramente anche il fattore stanchezza ha il suo peso. 

Purtroppo la nostra Camilla Moroni(Fiamme Oro) pare averlo accusato nei primi due boulder in cui avrebbe potuto raggiungere il top, si risolleva nel terzo con un top flash e nel quarto prova a recuperare posizioni ma non riesce nell’intento (1 top, 4 zone alte, 4 zone basse, 1-19-10 tentativi). Termina al 7° posto con 53,5 punti.

Laura Rogora (Fiamme Oro) realizza una prestazione più che valida con un top flash nel terzo blocco e sfiorando il top nel primo e nel secondo boulder (1 top, 3 zone alte, 4 zone basse, 1-6-7 tentativi), ma purtroppo resta in coda alla classifica con solo 49,6 punti.

Oriane Bertone, supportata dal caloroso tifo locale, conferma la sua grandissima qualità, piazzandosi agilmente al primo posto, con ben 99,9 punti che ipotecano fortemente la vittoria finale.

Grande sorpresa per la notevole prestazione dell’ucraina Kazbekova, considerata un po’ un’outsider in questa finale, che si piazza terza con 69,6 punti, e ottima prova anche per la serba Stasa Gejo, con due top flash che le regalano la 2° posizione con 84,5 punti. 

Dopo una pausa di 40 minuti le atlete tornano sul campo di gara pronte ad affrontare la competizione di lead.

Laura Rogora è la prima ad affrontare la scalata e realizza una prova sensazionale, arrivando a 40+, e costringendo tutte le avversarie a spingersi al limite per restare in gara e competere coi suoi 145,7 punti in classifica generale.

Una dopo l’altra 6 finaliste che l’avevano preceduta nel boulder devono inchinarsi alla sua maestria nella lead, finchè rompe l’incanto Stasa Gejo, che cade alla presa 32, ma col punteggio combinato di boulder&lead scavalca la nostra azzurra. La serba gioisce per poco però, perché la francese Bertone raggiunge la presa 34, piazzandosi 3° nella lead e raggiungendo quota 171,9 punti. 

Vittoria meritata per la francese che si aggiudica il pass olimpico, un po’ di amarezza per il terzo posto di Laura, che non le concede la gioia dei cinque cerchi, ma che può senz’altro rappresentare una grande iniezione di fiducia in vista delle prove di qualificazione olimpica che si terranno nella prossima primavera.

Camilla Moroni si piazza in 8° posizione nella lead e anche in classifica assoluta, con 110,6 punti.

Nel pomeriggio è la volta della finale maschile che parte con il boulder: il nostro Filip Schenk (Fiamme Oro) non riesce a rendere al meglio rispetto alle sue potenzialità, termina all’8° posto con 49,1 punti (1 top, 3 zone alte, 4 zone basse, 3-12-5 tentativi).

Strapotere francese, con un eccezionale Sam Avezou, che è l’unico a risolvere il primo boulder raggiungendo il top dopo 3 tentativi, poi infila due top flash nei due blocchi successivi e si ferma alla zona alta nell’ultimo boulder, che si rivela irrisolvibile per tutti i finalisti. Realizza 84,8 punti e il suo risultato un po’ sorprende, perché ci si aspettava piuttosto una grande performance dall’altro francese, Mejdi Schalck, che si piazza comunque al 4° posto, con 69,6 punti. L’inglese Toby Roberts risulta un po’ appannato, forse affaticato dopo l’eccezionale prestazione delle semifinali, ma ottiene comunque il 2° posto, con 69,8 punti. Ottima prestazione anche di Alberto Ginés López che termina in 3° posizione con 69,7 punti. Adam Ondra esulta per la zona alta conquistata all’ultimo blocco, che gli permette di mantenersi in gara con 68,9 punti, per potersi giocare il tutto per tutto nella sua specialità, la lead.

Nella lead la gara crea una certa suspence per via del testa a testa fra vari atleti, nell’impossibilità di pronosticare un vincitore.

L’azzurro Filip Schenk arriva alla presa 32+ e totalizza 88,2 punti in classifica assoluta, piazzandosi al 7° posto della classifica generale.

Eccezionale scalata per il tedesco Flohé, che perde gli occhiali durante la via, non si deconcentra e arriva alla presa 43+, ma la sua prova non ottimale nel boulder lo porta solo in 5° posizione, con 130,8 punti.

Avezou, dopo l’eccezionale prova nel boulder, scala con grande tecnica, raggiunge la presa 35+ e totalizza 132,9 punti in classifica assoluta. Ma non è sufficiente, perché viene superato dallo spagnolo Ginés López che totalizza 133,7 punti, arrivando alla presa 40.

Mancano all’appello le salite di Ondra e Roberts. Il pluricampione del mondo ceco si ferma alla stessa presa dello spagnolo e in classifica generale si piazza al 4° posto, con 132,9 punti. Grande delusione per Adam Ondra e momento di grande emozione per Ginés López, che improvvisamente vede la possibilità della qualifica olimpica a un passo: dai cinque cerchi lo separa solo la prestazione di Toby Roberts. A togliere ogni dubbio è il fenomeno britannico che, con una scalata eccezionale, incitando anche il pubblico, arriva al top e con 169,8 punti conquista meritatamente il pass per le Olimpiadi parigine.

Il Presidente FASI Davide Battistella ha commentato: "Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto oggi, per la medaglia di Laura Rogora, ma anche per la finale raggiunta da Camilla e Filip, che ci fa ben sperare per il prossimo futuro. Le prestazioni del nostro team a Laval ci permettono infatti di tenere alto il morale per affrontare il duro lavoro di allenamento invernale verso le qualifiche del prossimo anno.

Nella combinata saranno in competizione 4 atleti maschi e 3 atlete femmine, mentre gareggeranno nella Speed 2 velocisti maschi e 2 velociste femmine.

Sono sicuro che strapperemo qualche altro biglietto per Parigi 2024: i ragazzi sono molto motivati e possiamo contare su uno staff federale che li segue e li seguirà in questo difficile ma stimolante percorso con tutta l'attenzione e l'entusiasmo necessari".

Complimenti a Oriane Bertone e a Toby Roberts, ma anche ai nostri azzurri che ci hanno fatto sognare, e che ora dovranno puntare alle qualificazioni olimpiche che si svolgeranno in primavera con ancora più grinta e motivazione.