Una tempesta di emozioni in questa finale mondiale: Matteo Zurloni è il CAMPIONE DEL MONDO di Speed!
In una sola competizione ha raggiunto l’en plein di titoli e gioia: personal best, record italiano, record europeo, titolo di Campione del Mondo e non ultimo la qualifica per le Olimpiadi di Parigi 2024.
Questa sfida mondiale ha riservato tantissime sorprese, a partire dall’uscita di scena agli ottavi del campionissimo Veddriq Leonardo, detentore del record del mondo, fino alla semifinale femminile in cui la quasi imbattibile Aleksandra Miroslaw è caduta regalando il biglietto per Parigi 2024 ad una felicissima ed incredula Emma Hunt.
Ma per ogni italiano amante dell’arrampicata collegato alla diretta live e per i fortunati che erano presenti nella PostFinance Arena l’emozione enorme è stata vedere il nostro Zurloni passare dagli ottavi ai quarti con tempi notevolissimi, senza abbassare mai la guardia e senza concedere nulla agli avversari, mantenendo concentrazione e grinta, approdando ad una semifinale mai così importante: dei 4 atleti in gara i due vincitori non solo si sarebbero trovati a sfidarsi per il titolo, ma avrebbero avuto già la certezza della qualifica olimpica.
Dopo aver superato negli ottavi il francese Bassa Mawem, nei quarti supera il cinese Peng Wu fermando il crono a 5.02”, realizzando il record europeo e agguantando il primo grandissimo risultato della serata.
In semifinale si trova ad affrontare l’indonesiano Adi Mulyono (che andrà a conquistare il bronzo) e lo supera con il tempo di 5.13”. Ed ecco un ancor più grande, incommensurabile, trionfo: ottiene il biglietto per la partecipazione alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Questo avrebbe potuto deconcentrare chiunque, ma in finale mantiene la calma, e la falsa partenza dell’avversario cinese Jinbao Long lo consacra Campione del Mondo.
Da vero sportivo fatica ad esultare per il dispiacere di una finale quasi non disputata e solleva anche il braccio dell’avversario in segno di vittoria, una vittoria comune, col pensiero alle Olimpiadi.
Un successo meritatissimo, che appaga Matteo per il duro lavoro svolto in quest’anno, con la squadra delle Fiamme Oro e con il team della Nazionale, partecipando assiduamente alla Coppa del Mondo, maturando una grande crescita costante, culminata con questo favoloso risultato.
Al microfono dell’intervistatrice, che gli elenca i risultati ottenuti in un sol colpo stasera, risponde con gioia, umiltà e un’enorme soddisfazione: “La cosa che mi emoziona di più è il biglietto per Parigi e sono molto felice anche per il tempo, che non avevo mai raggiunto finora.”
Il successo di “Zurlo” è anche il successo di tutto il team italiano, partito per Berna con una fortissima motivazione. Il Presidente della Federazione Arrampicata Sportiva Italiana, Davide Battistella, emozionato ed orgoglioso afferma: “Si tratta di un grandissimo risultato perché ci permette di qualificarci già ora, a un anno di distanza, alle Olimpiadi. Avevamo atleti molto forti in gara e Matteo stasera lo ha dimostrato: aveva le capacità e i tempi, nelle competizioni precedenti magari non era stato molto fortunato, ma ha centrato in pieno la gara della vita, dove non doveva commettere errori e non ne ha commessi. È stato eccezionale e ha permesso alla FASI di staccare già un biglietto per Parigi. Le possibilità ci sono anche per le altre discipline, anche se sarà più difficile e più lunga: avremo a settembre la qualifica olimpica a Roma, poi Laval e tre gare nella primavera prossima, ma affrontare il percorso di qualifica olimpica con già un biglietto staccato per Parigi è una soddisfazione enorme per me e per tutto lo staff, e ci regala anche la possibilità di lavorare con maggiore tranquillità e serenità.”
Nella competizione femminile era presente la nostra Giulia Randi (Centro Sportivo Esercito), che aveva raggiunto la qualificazione alla fase finale lottando con grande grinta. Purtroppo la nostra velocista si è dovuta fermare agli ottavi, dove è stata superata dall’indonesiana Desak M.R.K. Dewi, destinata a diventare da lì a poco la nuova Campionessa del Mondo.
La competizione ha visto fuori dalla finale entrambe le polacche, quotatissime, mentre la Dewi, normalmente sempre all’ombra della Miroslaw, ha potuto conquistare il titolo. Medaglia d’argento all’emozionatissima campionessa americana Emma Hunt. La record woman Miroslaw, visibilmente contrariata, ha conquistato il bronzo nella small final contro la compagna di squadra Aleksandra Kalucka, e dovrà puntare alla prossima occasione per conquistare un pass per le Olimpiadi.
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