Giovedì 19 maggio alle ore 11 i vertici federali riveleranno i dettagli del doppio appuntamento continentale

Mentre cresce l’attesa a Trento per la Vita Spericolata di Vasco e la scaletta del suo imminente concerto dall’imponente palcoscenico alto 30 metri, c’è chi è pronto a scalare sul serio, veloce nella Speed e sicuro nella Lead: la Federazione Sportiva Nazionale che proprio a Trento, giovedì 19 maggio, presenterà alla stampa la prova di Coppa Europa nelle due specialità del Climbing. Idealmente viene facile pensare - collegando i due eventi nel capoluogo dal Lungadige - che i migliori velocisti in verticale, impiegherebbero solo undici secondi di tempo per inerpicarsi dal fondo alla cima del megapalco del Blasco nazionale.

La conferenza stampa, in programma nel capoluogo trentino alle ore 11 presso la sede di Trentino Marketing, in Via Romagnosi 11, promuoverà l’evento inizialmente previsto a Mosca ma subito dopo l’inizio del conflitto assegnato all’Italia, al Centro tecnico federale di Arco di Trento, dove, dal 3 al 5 giugno, si incontreranno circa centocinquanta climbers continentali tra i più forti al mondo. Lì ci saranno anche 15 atleti ucraini nazionali a cui la FASI aveva prontamente offerto ospitalità ed accoglienza, proprio in Trentino, allo scopo di favorirne gli allenamenti e la preparazione alle gare, esattamente nei pressi della struttura dell’Arco Climbing Stadium, dove tra due settimane si terranno le gare europee. Non mancheranno, di ritorno da Salt Lake City, anche i migliori velocisti azzurri sulle vie verticali.

A Trento, intanto, domani, a presentare l’appuntamento trentino, ci sarà una coppia di Leader italiani, l’arcense Alessia Mabboni e il faentino Giovanni Placci, due tra i migliori specialisti nazionali reduci dalla bella vittoria nella prima di Coppa Italia Lead. Oltre ai vertici e ai responsabili federali della FASI, tra i vari ospiti presenti al lancio del countdown all’evento europeo interverranno anche il presidente del CONI Trento, Paola Mora ed il presidente del CIP trentino, Massimo Bernardoni.

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