A seguito dell’incontro svoltosi presso la Regione Lombardia, Assessorato allo Sport, avvenuto nei giorni scorsi con il tema “modifiche alla legge quadro sulla professione della guida alpina” teniamo a precisare che ci è sembrato inopportuno che ad un tavolo dove si è parlato anche di sport arrampicata non sia stata invitata la F.A.S.I. che in Italia, previo riconoscimento del C.O.N.I. e del C.I.P., coordina e organizza l’attività didattica, agonistica ed amatoriale, attraverso i propri tecnici, allenatori, istruttori e giudici di gara, in collaborazione con la Scuola dello Sport del C.O.N.I. e la Federazione Medico Sportiva Italiana.
Senza entrare nel merito delle asserite modifiche proposte alla legge e all’eventuale creazione della nuova figura del “maestro di arrampicata”, tematica peraltro già affrontata e discussa di recente con l’A.G.A.I. , non ci è sembrato metodologicamente corretto affrontare tematiche che riguardano l’arrampicata sportiva senza l’interlocutore che in Italia è il riferimento esclusivo dello sport (agonistico e non) attraverso le figure dell’istruttore e dell’allenatore, sport in costante e continua crescita nelle numerosissime palestre presenti sul territorio italiano ed affiliate alla Federazione.
Pur ribadendo con fermezza come l’eventuale introduzione della figura del “maestro di arrampicata” non potrà in alcun modo delegittimare la figura, il ruolo ed i compiti dell’istruttore e dell’allenatore F.A.S.I., ci si auspica che in un prossimo incontro con il settore sport della Regione Lombardia si possa affrontare in maniera completa e dettagliata la tematica in oggetto, rappresentando un movimento che conta ad oggi oltre 42.000 tesserati, in un momento di crescita esponenziale che culminerà con le Olimpiadi di Tokyo 2020 dove la F.A.S.I. rappresenterà l’Italia con due grandissimi atleti.
Il presidente
Davide Battistella