Dopo l’oro di Ludovico Fossali nella competizione Speed il tricolore sale nuovamente sul podio del Parc des Sports di Briançon, grazie alla tecnica, alla tenacia e alle dita d’acciaio di Laura Rogora.
La pluricampionessa azzurra, alla vigilia delle Olimpiadi parigine, conquista una stupenda medaglia d’argento in Coppa del Mondo Lead, dopo una gara costantemente all’attacco. In qualifica fa come sempre sentire forte e chiara la sua presenza, con un 2° posto che la lascia dietro solo alla giapponese Mei Kotake, unica in grado di realizzare 2 top.
Accede quindi alla semifinale, dove è proprio lei a guidare la classifica, conquistando l'ennesima finale della sua carriera.
In finale solo il cronometro frena la scalata all’oro della Rogora, che conquista un emozionante argento dietro alla Kotake. Le proposte dei tracciatori sono di altissima difficoltà, ma Laura affronta con determinazione e tecnica ogni ostacolo, perdendo forse qualche secondo di troppo su un movimento dinamico a inizio via, ostico per tutte le atlete. Il tempo a sua disposizione scade e non le consente quindi di procedere oltre la presa 45, mentre la Kotake aveva raggiunto il movimento 49+. Bronzo per l’austriaca Mattea Pötzi con 42+.
Per Laura, alla 125° partecipoazione a competizioni europee e mondiali, si tratta della 27esima medaglia internazionale conquistata in carriera e rappresenta una corroborante iniezione di fiducia e motivazione in vista delle Olimpiadi di Parigi, a cui parteciperà “da veterana”, dopo aver già avuto l’onore e la responsabilità di rappresentare l’Italia del climbing a Tokyo 2020-21.
Le altre azzurre Ilaria Scolaris e Federica Papetti si fermano alle qualifiche, rispettivamente al 36° e al 49° posto.
Sul fronte maschile è en plein di qualificati per la semifinale: il Campione Italiano Giovanni Placci è in 4° posizione subito dopo un terzetto nipponico; il veterano della difficoltà Stefano Ghisolfi all’8° posto; uno degli atleti più titolati nella Lead, Filip Schenk, al 9°; e un altro azzurro dal ricco palmares, Giorgio Tomatis, in 22° posizione.
Purtroppo in semifinale nessuno di loro riesce a rientrare nella rosa dei finalisti: Stefano Ghisolfi si piazza al 10° posto, Giovanni Placci al 12°, Filip Schenk al 17° e Giorgio Tomatis al 24°.