FASI Lombardia è sempre in prima linea per collaborare a progetti di crescita per giovani e giovanissimi. Quest’anno, per la prima volta, è stata instaurata una costruttiva collaborazione con CIP e INAIL per un progetto formativo rilevante, incentrato sull’inclusione e sull’appartenenza ad una comunità motivante e pronta a sostenere tutti i suoi componenti.
Dal 16 al 20 marzo si è infatti svolto al Tonale il Campus di Sci Alpino e Arrampicata Sportiva CIP-INAIL, un’esperienza unica per i ragazzi con diversabilità, che ha posto al centro lo sport, non solo come attività fisica, ma come opportunità per crescere e mettersi alla prova.
Le attività in programma univano l’iniziale approccio alle piste da sci, grazie ai tecnici dello Sci Paralimpico della FISI, e l’insegnamento dei primi rudimenti dell’arrampicata sportiva, grazie al coordinatore Tecnico del Para climbing FASI, Giovanni Antonio Piras, col supporto dei tecnici Federica Varrone e Leonardo Tonazzo.
Presso la palestra di arrampicata indoor dell’impianto sportivo Fratelli Calvi, a Ponte di Legno, i neo-climber hanno scoperto i movimenti base dell’ascesa verticale, superando le proprie paure e sfidando i propri limiti personali.
Le attività e i ritmi sono stati intensi ma molto gratificanti, con giornate impegnative, ma anche corredate dai giusti momenti di relax e confronto. Alla fine di ogni giornata l’appuntamento con il briefing collettivo permetteva di discutere dei progressi raggiunti e di pianificare le attività del giorno successivo. Questi momenti di confronto hanno fatto emergere le difficoltà incontrate, i timori e le fragilità, permettendo così ai tecnici di adattare le sfide da proporre in base alle potenzialità percepite.
Questo tipo di campus rappresenta non solo un'ottima occasione per praticare sport, ma anche l’opportunità di creare un momento di crescita personale e sociale per i partecipanti. Le prove affrontate migliorano le abilità tecniche dei ragazzi, ma plasmano anche il loro carattere, spingendoli a prefiggersi obiettivi che prima erano inimmaginabili. Inoltre rafforzano il senso di comunità, creando legami duraturi, grazie allo sport come veicolo di inclusione.
La collaborazione degli istruttori FASI e il loro impegno incessante sono stati fondamentali per garantire il successo di questa iniziativa. Inoltre, il supporto offerto da strutture corredate di impianti adeguati ha evidenziato quanto possa essere cruciale la capacità di un centro sportivo di fornire la corretta accoglienza a persone con diverse abilità.
La montagna, con le sue due dimensioni, equilibrio e forza, con le sue sfide e la sua bellezza, è diventata così il luogo per sperimentare la gioia di superare i propri limiti.